Rinascimento
(der. di rinascere, dal lat. renasci, re-, di nuovo e nasci, nascere) Azione di rinascere. La parola rinascimento rimanda al rinnovamento spirituale e morale dell’Europa nel XV e XVI secolo, e che si realizzò grazie alla restaurazione della tradizione culturale umanista del mondo antico, particolarmente della cultura ellenica e romana, e dell'affermazione del ruolo decisivo delle lingue vive nazionali (italiano, francese, inglese, tedesco, castigliano, portoghese, ceco, polacco, ungherese ecc.). L'invenzione della stampa permise di divulgare ampiamente questa eredità culturale e i lavori delle giovani letterature nazionali. Il diffondersi delle incisioni rese accessibile al popolo le opere d'arte.
Questo movimento intraprese la lotta contro la scolastica medievale e contribuì all'affermazione della scienza sperimentale, allo sviluppo e all'estensione della morale e dell'istruzione laiche, dell'economia mercantile monetaria, dell'arte e della letteratura umaniste. A quell'epoca l'umanesimo apparve come una compiuta concezione del mondo che affermò il valore supremo dell'essere umano, della sua vita. La preoccupazione per il benessere personale e sociale, per la difesa della libertà e dei diritti umani, segnò chiaramente l'ispirazione dei criteri etici umanisti.
Nel Rinascimento ebbero risalto gli sforzi di geniali scienziati, artisti, poeti, filosofi e politici. Il celebre artista, scienziato, ingegnere, architetto e scrittore italiano Leonardo da Vinci è un simbolo del rinascimento. Lo scienziato polacco Nicola Copernico e il matematico e fisico italiano Galileo Galilei crearono, sulla base di esperimenti e osservazioni astronomiche, il sistema eliocentrico, subendo persecuzioni da parte della chiesa. L'astronomo tedesco Keplero formulò le leggi fondamentali dei movimenti planetari.
Il filosofo e politico inglese Bacone fu uno dei creatori del metodo sperimentale che contribuì in modo decisivo alla rottura della scolastica. Il filosofo e moralista francese Montaigne denunciò la vanità del dogmatismo. Il celebre giurista e diplomatico olandese Ugo Grozio pubblicò il trattato Diritto di guerra e di pace. Lo storico, scrittore e politico italiano Machiavelli diede fondamento all'idea dello Stato nazionale e contribuì allo studio delle regole dell'attività politica.
Nella letteratura e nell'arte, grande attenzione fu rivolta all'essere umano e al suo mondo interno, al ruolo della personalità (vedi personalismo) nella vita sociale.
Segnaliamo qui i nomi del poeta italiano Petrarca, del drammaturgo inglese Shakespeare, dello scrittore spagnolo Cervantes, dello scrittore francese Rabelais.
L'umanesimo civico rinascimentale si trasformò nel pilastro di tutte le concezioni umaniste occidentali seguenti. Nel generalizzare le tradizioni della filosofia classica greca e la sua etica, e nel collegarle ai risultati delle scienze naturali e all'esperienza pratica della vita, l'umanesimo rinascimentale formulò una serie di criteri fondamentali etici, definì la libertà della persona umana come un valore essenziale, rivelò la bellezza e la grandezza dell'essere umano e, per la prima volta, stabilì la priorità della personalità e dei suoi interessi, mostrando il legame tra le necessità personali e quelle sociali.