Popolo
(dal lat. populus, popolo come comunità politica) 1. Tutta la popolazione di un paese. 2. Diverse forme di comunità succedutesi nella storia (tribù, nazione ecc.).
Sin dall'antichità si è cercato di limitare il concetto di popolo attribuendogli una interpretazione etnocentrista o classista. Per esempio, nella polis greca, gli schiavi, i marinai, gli artigiani e gli immigrati da altre città greche erano esclusi dalla categoria del popolo. Altrettanto accadeva con le caste inferiori in India e in Giappone nell'antichità e nel medioevo e fino alla conclusione della seconda guerra mondiale. Nel medioevo europeo, i servi erano esclusi dalla designazione di popolo. Nell'impero russo, coloro i cui genitori non erano di origine russa erano dichiarati “inorodsi” (persone di lignaggio estraneo) e, insieme a quelli che non praticavano la religione ufficiale, anche se seguivano riti cristiani orientali antichi, erano privati dei diritti civili non essendo considerati ufficialmente come parte del popolo russo.
A partire dalla rivoluzione inglese, l'aristocrazia è esclusa dal concetto di popolo. Nella letteratura rivoluzionaria europea del XIX e del XX secolo, all'aristocrazia viene aggiunta, in questo senso, anche la borghesia. Nella letteratura sovietica, gli intellettuali e i dissidenti, anche quando appartenevano a strati operai e contadini, non erano considerati parte del popolo.