Fascismo

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Concezione politica nazionalista, autoritaria, anticomunista e nemica della democrazia liberale. Ha preso nome dall'allegoria romana dell'autorità statale: un fascio di verghe con la scure. Questa ideologia e organizzazione politica fu creata da B. Mussolini in Italia nel 1919. Essa affermava di non essere capitalista né socialista ma di propugnare uno Stato corporativo. È servita da modello alla Germania (nazismo), alla Spagna (falangismo) e al Giappone. In Inghilterra fu fondata l'Unione britannica dei fascisti, in Francia fu creata la Croix de Feu. Insieme al [nazionalsocialismo]], rappresenta l'espressione antiumanista più radicale. Il fascismo nega i diritti umani e conduce alla degradazione della persona.

Il fascismo aspirava a stabilire per mezzo della guerra il nuovo ordine mondiale, lo Stato fascista millenario, e in questo senso è stato il principale responsabile dello scoppio della seconda guerra mondiale, costata più di cinquanta milioni di vite umane, secondo i dati ufficiali.

Il regime fascista è tirannico, basato sulla figura del dittatore (o caudillo) e rigidamente gerarchico. Il suo principio è “il capo ha sempre ragione” e il dovere di ognuno è obbedirgli incondizionatamente. È un regime totalitario, che nega la democrazia e stabilisce il monopolio del partito fascista, concentrando nelle proprie mani la totalità del potere economico, politico e ideologico. Il sistema fascista è militarista per eccellenza e trasforma tutti gli abitanti di un paese in soldati che eseguono la volontà del dittatore. Per il fascismo, lo Stato nazionale è al di sopra di ogni altra cosa. Si tratta di un regime repressivo che non ammette opposizione né dissidenza.

L'ideologia fascista è eclettica e contraddittoria. Raggruppa idee che si autoescludono, mescola elementi di socialismo, [nazionalismo]], paganesimo, elitismo, egualitarismo e militarismo. Assolutizza la violenza come metodo di gestione sociale e politica.

Il fascismo promuoveva il modello della mobilitazione sociale istantanea per realizzare “l'obiettivo nazionale”. Poiché il fascismo ha utilizzato la sovversione e la violenza come metodi principali di azione politica, oltre a forme clandestine di organizzazione, i partiti che ad esso si richiamavano sono stati posti fuorilegge dopo la seconda guerra mondiale. Ciò ha costretto i fascisti a creare organizzazioni neofasciste, che negano la propria discendenza dal fascismo ma ne usano metodi e idee, modernizzandole e mascherandole da movimenti nazionalisti xenofobi. Questi raggruppamenti hanno acquistato particolare forza in Italia, Germania, Francia e Austria.

Il Nuovo Umanesimo ritiene che il pericolo fascista esiga la realizzazione di riforme urgenti per risolvere i problemi della gioventù disoccupata, dei piccoli imprenditori costretti al fallimento, dei professionisti e dei dipendenti del pubblico impiego rimasti senza lavoro, dei pensionati ridotti alla miseria e degli altri gruppi emarginati. Nel processo dell'integrazione europea e americana è necessario considerare la condizione delle identità nazionali, delle minoranze etniche e culturali, per impedire l'insorgere di conflitti interetnici e interconfessionali; è importante prestare cooperazione economica e sociale ai paesi meno sviluppati per ridurre le correnti migratorie dirette verso le zone a maggiore sviluppo. Queste misure possono ridurre la base sociale dei movimenti neofascisti e allargare i confini della democrazia.