Opposizione

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(dal lat. oppositio, -onis; cfr. opponere, ob di fronte e pono, porre) 1. Contrapposizione dei criteri, delle concezioni, delle politiche proprie alla politica e alle concezioni dominanti. Resistenza nonviolenta e presentazione delle alternative alla politica ufficiale. 2. Minoranza che, negli organi parlamentari, si oppone alla politica del governo e a volte costituisce un “gabinetto ombra”. Questa forma di opposizione assume il nome di opposizione parlamentare. 3. Minoranza o minoranze che si pronunciano contro il corso politico e i provvedimenti organizzativi e di altra natura all'interno di un partito politico.

Comunemente si tratta di opposizione su questioni tattiche e organizzative, ma a volte si estende ai problemi politici nodali e conduce alla scissione del partito o al suo scioglimento. In questo modo si sono autodisciolti diversi partiti conservatori e comunisti d'Europa, d'America e d'Asia. In molti casi questa minoranza costituisce una propria frazione con un proprio centro organizzativo, con proprie finanze e con propri mezzi di diffusione, ma all'interno dei limiti del programma (piattaforma) e degli statuti del partito. Questa si chiama “opposizione interna” al partito.