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Il [[Nuovo Umanesimo]] presenta in ogni situazione concreta uno schema economico in cui i rapporti di produzione, di scambio e di consumo sono regolati dalla | Il [[Nuovo Umanesimo]] presenta in ogni situazione concreta uno schema economico in cui i rapporti di produzione, di scambio e di consumo sono regolati dalla [[proprietà del lavoratore]] e dagli interessi della maggior parte della popolazione. Questa proposta tende all'umanizzazione dell'economia partendo dalla concezione che i fattori economici debbano esere strumenti al servizio dell'[[Essere Umano]]. L'umanizzazione dell'economia sostenuta dal [[Nuovo Umanesimo]] va radicalmente contro tutti gli schemi di radice economicista basati sul riduzionismo interpretativo che fanno dell'individuo, della [[società]] e del fatto politico epifenomeni o semplici riflessi delle condizioni economiche o macroeconomiche. La proposta di umanizzazione dell'economia è definita in linee generali nel [[Documento del Movimento Umanista]]. | ||
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(dal gr. oikonomía, da oîkos e -nomia, l'amministrazione della casa) Sistema di rapporti di produzione, distribuzione e servizi, e delle aziende relative, dal livello familiare fino a quello internazionale. Ramo della scienza che studia tali rapporti e il sistema economico in generale. Abitualmente si parla di economia domestica o privata e di economia pubblica per porre in rilievo l'estensione del fatto economico; di economia rurale o urbana, per sottolineare l'ambiente in cui si svolgono le operazioni produttive; di economia concertata per porre in evidenza il sistema economico intermedio tra l'economia liberale (che presuppone l'assenza di interventi dello Stato) e l'economia guidata o pianificata (contraddistinta da ingerenza statale al massimo grado). Inoltre, si parla di una economia di scala in cui i guadagni di un'azienda si accrescono mediante la riduzione dei costi medi di produzione ottenuta grazie ad un aumento delle dimensioni; di economia esterna quando ci si riferisce a quella realizzata da aziende al di là del loro stesso impegno e che è il risultato di una generale condizione economica favorevole e anche di economie rudimentali, sommerse e floride a seconda del taglio interpretativo che si dà al fenomeno della produzione.
Il Nuovo Umanesimo presenta in ogni situazione concreta uno schema economico in cui i rapporti di produzione, di scambio e di consumo sono regolati dalla proprietà del lavoratore e dagli interessi della maggior parte della popolazione. Questa proposta tende all'umanizzazione dell'economia partendo dalla concezione che i fattori economici debbano esere strumenti al servizio dell'Essere Umano. L'umanizzazione dell'economia sostenuta dal Nuovo Umanesimo va radicalmente contro tutti gli schemi di radice economicista basati sul riduzionismo interpretativo che fanno dell'individuo, della società e del fatto politico epifenomeni o semplici riflessi delle condizioni economiche o macroeconomiche. La proposta di umanizzazione dell'economia è definita in linee generali nel Documento del Movimento Umanista.