Spazio
(dal latino spatium, intervallo) Contenitore di tutti gli oggetti sensibili che coesistono; parte di questo contenitore occupato da ogni oggetto; capacità di un terreno, di un sito o di un luogo.
È uno dei concetti più generali che caratterizzano l'universo. Il suo contenuto varia nelle diverse culture e si arricchisce con il progresso tecnico-scientifico. Diverse scuole filosofiche ne danno interpretazioni diverse e perfino contrapposte.
In campo socio-culturale e politico, l'assolutizzazione dello spazio ha contribuito alla sua sopravalutazione nella strategia militare e nella geografia politica moderna, soprattutto dopo la fondazione della cosiddetta scienza nota come “geopolitica”. Il suo uso da parte degli ideologi del fascismo, del razzismo e dell'etnocentrismo ha contribuito alla giustificazione di atti di aggressione e colonizzazione di paesi deboli, alla pratica del genocidio e all'utilizzo dello sradicamento, del trasferimento e della rotazione in massa delle popolazioni sottomesse. Questa assolutizzazione dello spazio si ritrova alla base della dottrina aggressiva della sicurezza nazionale e dell'espansionismo degli imperi moderni, abbellita dalla falsa concezione dello “spazio vitale”.
In realtà, il progresso scientifico-tecnico e l'adozione di un sistema di misure demografiche consentono, come dimostra l'esempio del Giappone nel dopoguerra, di garantire lo sviluppo di un paese senza ampliarne il territorio. Queste possibilità aumentano con il crescere dell'integrazione regionale e internazionale.