Discriminazione

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(dal t. lat. discriminatio, -onis der. di discriminare, da discrimen, divisione) Indica un tipo di comportamento ispirato a considerare inferiori – nel campo dei diritti e della considerazione sociale – persone, organizzazioni e Stati a causa della razza, dell'etnia, del sesso, delle preferenze sessuali, dell'età, della cultura, della religione, dell'ideologia, a seconda dei casi. Privazione premeditata o limitazione dei diritti e delle prerogative. Una delle forme della discriminazione politica è la restrizione del diritto a eleggere o a essere eletto.

La discriminazione è una azione manifesta o larvata di differenziazione di un individuo o di un gruppo umano in base alla negazione delle sue intenzioni e delle sue libertà. Ciò avviene sempre in contrasto con l'affermazione di speciali attributi, virtù o valori, che il discriminatore si arroga. Questo modo di procedere si collega ad uno “sguardo” (ad una sensibilità o ad una ideologia) oggettivante della realtà umana.

Il Nuovo Umanesimo condanna la discriminazione in tutte le sue manifestazioni ed incita a smascherarla pubblicamente in ogni occasione.