Rivoluzione
(dal tardo lat. revolutio, -onis, rivolgimento, cfr. re-volvere, rivolgere) È un mutamento improvviso e profondo che comporta la rottura di un modello precedente e il sorgere di un nuovo modello. Si distinguono diversi tipi di rivoluzioni: sociali, politiche, culturali, scientifiche, tecnologiche. Nella vita sociale si possono individuare rivoluzioni sociali, nazionali, anticoloniali ecc.
Le rivoluzioni sociali si differenziano dai colpi di Stato e dai pronunciamenti politici perché conducono a trasformazioni profonde di tutta la struttura sociale, economica e politica di un sistema, al sorgere di un nuovo tipo di cultura politico-sociale. La rivoluzione significa mutamento rapido e radicale, conseguito generalmente per mezzo della violenza. Tuttavia, non è questa l'essenza della rivoluzione. Quindi, è possibile concepire una rivoluzione nonviolenta qual è quella proposta dal Nuovo Umanesimo (proprietà del lavoratore). Spesso, le rivoluzioni sono accompagnate da guerre civili, da massicce distruzioni della ricchezza accumulata, dall'impoverimento e dalla fame per la maggior parte della popolazione, e ciò tende a provocare, a sua volta, l'arretramento e la vittoria della controrivoluzione.