Paesi sviluppati
Gruppo di paesi d'America, Asia, Oceania ed Europa che si segnalano per l'alto prodotto interno lordo procapite, per la longevità della popolazione, per la bassa mortalità infantile, per l'alta qualità dell'insegnamento (circa 14 anni di istruzione per ogni persona occupata), per l'alto livello della produttività del lavoro e del volume della ricchezza. Questi paesi detengono la maggior parte delle invenzioni e dei brevetti, delle scoperte scientifiche e degli investimenti scientifici; la maggioranza delle spese nei settori dell’informatica e in quelli dell’accumulazione di capitali; il predominio delle merci di uso prolungato e di servizi a pagamento connessi con la struttura familiare.
Nella struttura economico-sociale di questi paesi predominano le società anonime, soprattutto grandi corporazioni transnazionali che controllano il mercato.
Questo gruppo non è omogeneo. Tra i paesi che ne fanno parte, accanto a quelli più avanzati si osservano quelli meno sviluppati, per esempio la Grecia.
Nel 1960 è stata fondata l'OCDE, Organizzazione di cooperazione e di sviluppo economico, con sede a Parigi. Si tratta di una organizzazione intergovernativa formata da 24 Stati, soprattutto europei, che ne coordina la cooperazione economica.
Dal 1975 si realizzano incontri annuali dei capi di Stato e dei governi dei paesi più ricchi: Francia, USA, Inghilterra, Germania, Giappone, Italia e Canada (dal 1977 agli incontri partecipa il rappresentante della Comunità europea e dal 1995, con qualche restrizione, il presidente della Russia). Dal 1966 si tengono incontri asiatico-europei dei leader di quindici Stati dell'Europa occidentale e di dieci Stati asiatici, tra cui Giappone, Cina, Corea del Sud, Singapore, Tailandia, Malaysia, Indonesia ecc.