Esercito

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esercito (dal lat. exercitus, der. di exercere, tenere costantemente in esercizio) Insieme delle forze militari di uno Stato, in particolare quelle di terra.

È una delle istituzioni armate dello Stato che contribuisce a realizzare la funzione esterna di difesa. Inoltre, lo Stato usa l'esercito non soltanto per la difesa del paese, ma per aggredire e sottomettere altri paesi e popoli, cioè per la sua espansione. Ma ciò viene considerato infrazione alle norme del diritto internazionale (vedi aggressione).

Un altro uso improprio dell'esercito consiste nel coinvolgerlo nella soluzione armata di conflitti interni. Esistono Stati che non hanno eserciti e assolvono le loro funzioni di difesa con altri metodi.

In alcuni paesi, l'esercito è professionale e agisce come una corporazione, i suoi membri sono vincolati da contratto e i loro doveri e diritti sono specificati nel contratto concordato con lo Stato. In altri paesi esiste il servizio militare obbligatorio per i cittadini di determinate età. Esistono inoltre sistemi misti.

Il Nuovo Umanesimo condanna l'uso della violenza in tutte le forme, ivi compresa la forza armata. Tuttavia, per la realizzazione di questo principio sono richieste opportune condizioni esterne e interne allo scopo di escludere la violenza dalla vita quotidiana e dalla pratica sociale sia nazionale sia internazionale. Nel frattempo, per procedere in questa direzione è necessario limitare progressivamente l'uso dell'esercito, democratizzarne il funzionamento e i suoi rapporti con la società civile, porlo sotto il controllo pubblico, discutere sui mezzi di comunicazione la sua vita interna e le sue relazioni, il suo bilancio e la dottrina militare dello Stato. Dal punto di vista umanista è inammissibile qualunque intervento dell'esercito nella vita politica, e i militari in servizio attivo non possono avere diritti elettorali né rilasciare dichiarazioni pubbliche sulla politica statale. Riprendono questo diritto nel momento in cui entrano in congedo, come comuni cittadini.