Democrazia cristiana
Corrente ideologica e politica della fine del XIX e del XX secolo. Sorse all'interno del cattolicesimo sulla base della famosa enciclica di papa Leone XIII, del 1893. Tuttavia, agli inizi del XX secolo la gerarchia ecclesiastica preferì adottare il termine “social-cristianesimo”.
Soltanto nel corso della lotta contro il fascismo, in particolare durante e dopo la seconda guerra mondiale, la Santa Sede approvò l'uso ufficiale del termine “democrazia cristiana”, che consentì agli adepti di unirsi politicamente e di formare i partiti democratico-cristiani in molti paesi d'Europa e d'America latina, e poi in alcuni paesi dell'Africa e dell'Asia. Questi partiti si riunirono negli anni Cinquanta nell'Internazionale dei partiti democratico-cristiani. Molti di quei partiti arrivarono al potere in Germania, Italia, Cile, Costa Rica, Panamá, Venezuela e in altri paesi d'Europa e d'America. Il collasso del partito democristiano in Italia all'inizio degli anni Novanta ha notevolmente acuito la crisi del movimento democratico-cristiano. La base teorica della democrazia cristiana si fonda sulla dottrina sociale della chiesa cattolica e sull'ecumenismo, che consente al movimento di estendere la propria influenza anche a quei settori della popolazione che risultano fedeli al protestantesimo nelle sue diverse manifestazioni. Grande influsso sulle concezioni politiche della democrazia cristiana fu esercitato dal filosofo neotomista francese J. Maritain, soprattutto con la sua dottrina dell'umanesimo integrale (umanesimo cristiano).