Atteggiamento umanista: differenze tra le versioni
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L'atteggiamento umanista, al di fuori di ogni approccio teorico, può essere inteso come una “sensibilità”, come un porsi di fronte al mondo umano in cui si riconosce l'[[intenzione]] e la [[libertà]] negli altri, e in cui si assumono impegni di lotta nonviolenta contro la [[discriminazione]] e la [[violenza]]. (vedi [[momento umanista]]). | L'atteggiamento umanista, al di fuori di ogni approccio teorico, può essere inteso come una “sensibilità”, come un porsi di fronte al mondo umano in cui si riconosce l'[[intenzione]] e la [[libertà]] negli altri, e in cui si assumono impegni di lotta nonviolenta contro la [[discriminazione]] e la [[violenza]]. (vedi [[momento umanista]]). | ||
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Versione delle 20:01, 6 mar 2015
Esisteva prima che fossero coniate parole come “umanesimo”, “umanista” e altre simili. Per quanto riguarda l'atteggiamento in questione, costituiscono posizione comune degli umanisti nelle diverse culture:
1. l'assunzione dell'essere umano come valore e come interesse centrale;
2. l'affermazione dell'eguaglianza di tutti gli esseri umani;
3. il riconoscimento della diversità personale e culturale;
4. la tendenza allo sviluppo della conoscenza al di sopra di quanto viene accettato o imposto come verità assoluta;
5. l'affermazione della libertà in materia di idee e di credenze; 6. il rifiuto della violenza.
L'atteggiamento umanista, al di fuori di ogni approccio teorico, può essere inteso come una “sensibilità”, come un porsi di fronte al mondo umano in cui si riconosce l'intenzione e la libertà negli altri, e in cui si assumono impegni di lotta nonviolenta contro la discriminazione e la violenza. (vedi momento umanista).