Umanizzare la Terra: differenze tra le versioni

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Libro di [Silo]
Libro di [[Silo]] inserito nel [[Opere Complete Volume I|Volume I delle Opere Complete]] dell'Autore
 
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Umanizzare la terra è costituito da tre diversi scritti aventi in comune lo stile, che è quello della prosa poetica, il tono, che è parenetico (cioè esortativo), e la divisione  in paragrafi. Il primo testo, [[Lo Sguardo Interno|''Lo Sguardo Interno'']], è stato terminato nel 1972 e rivisto nel 1988. Il secondo, Il ''[[Paesaggio Interno]]'', terminato nel 1981, ha subito alcune modifiche nel 1988. Il paesaggio umano è stato scritto nel 1988. Tra la prima pubblicazione de Lo sguardo interno e la sua successiva correzione trascorrono sedici anni. In questo lasso di tempo il libro è circolato in numerose lingue dell’Oriente e dell’Occidente. Ne è derivato un intenso rapporto personale ed epistolare tra l’autore e lettori di diversi paesi che ha sicuramente contribuito alla decisione di modificare vari capitoli dell’opera. Ci si era infatti resi conto che, all’interno delle diverse realtà culturali con cui essa era venuta in contatto, erano state fornite interpretazioni quanto mai diverse del testo; alcune parole, poi, avevano presentato serie difficoltà di traduzione ed erano state rese in modi che avevano falsato il loro significato originario.  Quanto detto vale anche per II paesaggio interno anche se in questo caso tra il momento in cui fu scritto e quello in cui fu rielaborato trascorrono sette anni. L’aggiornamento dei primi due testi al fine di assemblarli insieme al terzo sembra essere il risultato di un piano prestabilito dato  che la correzione dei primi due libri e la redazione finale del terzo sono state effettuate nello stesso anno. D’altra parte, Il paesaggio umano, pur mantenendo  i tratti fondamentali delle due opere precedenti, si differenzia da queste per il fatto di mettere in evidenza certi aspetti caratteristici del mondo culturale e sociale, e ciò ha determinato un cambiamento di stile che inevitabilmente ha finito per trasmettersi alle altre componenti dell’opera.
Quanto ai contenuti, possiamo dire che  Lo sguardo interno tratta del senso della vita. La contraddizione, intesa come  stato psicologico, ne costituisce il tema principale. Il libro sostiene che allo stato di  contraddizione corrisponde il vissuto interiore  della sofferenza mentale, e che il superamento di tale  sofferenza è possibile nella misura in cui la vita personale si orienta verso la realizzazione di azioni non contraddittorie in generale e, più specificamente, di azioni non contraddittorie nel rapporto con gli altri. Il paesaggio interno tratta del senso della vita inteso in rapporto alla lotta contro il nichilismo, lotta che  si combatte all’interno di ogni essere umano e all’interno della vita sociale, ed esorta a trasformare la vita in militanza attiva al servizio dell’umanizzazione del mondo. Il paesaggio umano cerca di trovare un fondamento per le azioni umane operando una trasformazione del significato e dell’interpretazione di valori ed istituzioni che sembravano definitivamente accettati. I tre scritti che compongono Umanizzare la terra costituiscono tre momenti di un unico processo: dall’interiorità più profonda, dal mondo dei sogni e dei simboli, si passa al paesaggio esterno e poi al paesaggio umano. Si tratta di uno spostamento continuo del punto di vista, di un percorso che inizia nel mondo più intimo e personale e termina con un’apertura sul mondo interpersonale, sociale e storico.


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Versione delle 11:31, 14 mar 2015

Libro di Silo inserito nel Volume I delle Opere Complete dell'Autore

Spiegazione

Umanizzare la terra è costituito da tre diversi scritti aventi in comune lo stile, che è quello della prosa poetica, il tono, che è parenetico (cioè esortativo), e la divisione in paragrafi. Il primo testo, Lo Sguardo Interno, è stato terminato nel 1972 e rivisto nel 1988. Il secondo, Il Paesaggio Interno, terminato nel 1981, ha subito alcune modifiche nel 1988. Il paesaggio umano è stato scritto nel 1988. Tra la prima pubblicazione de Lo sguardo interno e la sua successiva correzione trascorrono sedici anni. In questo lasso di tempo il libro è circolato in numerose lingue dell’Oriente e dell’Occidente. Ne è derivato un intenso rapporto personale ed epistolare tra l’autore e lettori di diversi paesi che ha sicuramente contribuito alla decisione di modificare vari capitoli dell’opera. Ci si era infatti resi conto che, all’interno delle diverse realtà culturali con cui essa era venuta in contatto, erano state fornite interpretazioni quanto mai diverse del testo; alcune parole, poi, avevano presentato serie difficoltà di traduzione ed erano state rese in modi che avevano falsato il loro significato originario. Quanto detto vale anche per II paesaggio interno anche se in questo caso tra il momento in cui fu scritto e quello in cui fu rielaborato trascorrono sette anni. L’aggiornamento dei primi due testi al fine di assemblarli insieme al terzo sembra essere il risultato di un piano prestabilito dato che la correzione dei primi due libri e la redazione finale del terzo sono state effettuate nello stesso anno. D’altra parte, Il paesaggio umano, pur mantenendo i tratti fondamentali delle due opere precedenti, si differenzia da queste per il fatto di mettere in evidenza certi aspetti caratteristici del mondo culturale e sociale, e ciò ha determinato un cambiamento di stile che inevitabilmente ha finito per trasmettersi alle altre componenti dell’opera. Quanto ai contenuti, possiamo dire che Lo sguardo interno tratta del senso della vita. La contraddizione, intesa come stato psicologico, ne costituisce il tema principale. Il libro sostiene che allo stato di contraddizione corrisponde il vissuto interiore della sofferenza mentale, e che il superamento di tale sofferenza è possibile nella misura in cui la vita personale si orienta verso la realizzazione di azioni non contraddittorie in generale e, più specificamente, di azioni non contraddittorie nel rapporto con gli altri. Il paesaggio interno tratta del senso della vita inteso in rapporto alla lotta contro il nichilismo, lotta che si combatte all’interno di ogni essere umano e all’interno della vita sociale, ed esorta a trasformare la vita in militanza attiva al servizio dell’umanizzazione del mondo. Il paesaggio umano cerca di trovare un fondamento per le azioni umane operando una trasformazione del significato e dell’interpretazione di valori ed istituzioni che sembravano definitivamente accettati. I tre scritti che compongono Umanizzare la terra costituiscono tre momenti di un unico processo: dall’interiorità più profonda, dal mondo dei sogni e dei simboli, si passa al paesaggio esterno e poi al paesaggio umano. Si tratta di uno spostamento continuo del punto di vista, di un percorso che inizia nel mondo più intimo e personale e termina con un’apertura sul mondo interpersonale, sociale e storico.