Indice della Nonviolenza: differenze tra le versioni

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Versione delle 19:16, 12 dic 2016

L'Indice della Nonviolenza è una idea lanciata nel corso del V Simposio del Centro Mondiale di Studi Umanisti svoltosi ad Attigliano nell'Ottobre del 2016.

Consiste in un ipertesto dove, per argomenti, si possa creare una bibliografia, filmografia, sitografia ragionata ed ogni altro riferimento utile a studiosi e militanti per approfondire la nonviolenza e tutte le tematiche ad essa collegate.

Humanipedia si è offerta di ospitare questo spazio di partecipazione e di elaborazione collettiva, considerando il sistema Wiki come un ottimo mezzo di condivisione. In questo senso chiunque voglia partecipare deve semplicemente registrarsi su Humanipedia ed inviare il suo nome utente a olivier.turquet@gmail.com, in modo da essere abilitato in scrittura, non solo su questa pagina ma su tutta l'Enciclopedia.

L'indice è basato su parole chiaveo gruppi di parole chiave. La scelta delle parole chiave può es Quello che appare in questo momento è una struttura pensata durante il Simposio, nella quale stiamo inserendo i contenuti suggeriti da chi ha partecipato ai Lavori. Speriamo si possa arricchire presto con altri contributi.


Definizione

La definizione della parola nonviolenza è oggetto di dibattito. Sicuramente il suo uso in italiano e la sua diffusione sono merito dell'opera di Aldo Capitini, fondatore del Movimento Nonviolento e grande diffusore del pensiero di Gandhi. Capitini è anche il primo che sottolinea la necessità di scrivere il termine tutto attaccato, per sottolinearne la forza di parola propositiva. Qui di seguito si elencano le fonti bibliografiche in cui la definizione è stata data dai vari autori che alla nonviolenza fanno riferimento, includendo anche alcuni precursori, come Tolstoj.

  • Capitini, Aldo: Teoria della Nonviolenza, Quaderni di Azione Nonviolenta, ?
  • Silo, La guarigione della Sofferenza, in Discorsi, Multimage 2016

Nel suo primo discorso pubblico del 1969 il fondatore del Movimento Umanista dà una definizione dei vari tipi di violenza e della sua origine, fornendo una risposta nonviolenta.

  • Tolstoj, Lev: La legge della violenza e la legge dell'amore, Quaderni di Azione Nonviolenta, 1998

In questo saggio composto due anni prima della morte, Tolstoj dimostra efficacemente che la legge della violenza e la legge dell'amore sono incompatibili: è quindi necessaria una scelta decisa, in armonia con l'autentica predicazione di Cristo, a favore della legge dell'amore, la sola in grado di porre rimedio alle ingiustizie e alle violenza della società.

Storia

Riferimenti agli aspetti storici della nonviolenza ma anche una guida alla visione della storia da un punto di vista nonviolento.

Bello, Antonino, Manifesto di Pace, Manni, 1992.

L'esperienza della marcia dei 500 a Sarajevo in guerra per portare una iniziativa di pace.

Drago, Antonino, Le rivoluzioni nonviolente dell'ultimo secolo. I fatti e le interpretazioni, Nuova Cultura, 2010

In cent'anni di rivoluzioni, quelle più efficaci sono risultate le nonviolente.

Drago, Antonino, Storia e Tecniche della nonviolenza, Laurenziana, ?.

Una rassegna della storia della nonviolenza in Italia.

Galasso, Andrea Tracce nascoste, Multimage 2014

In forma romanzata una serie di storie di nonviolenza più o meno conosciute che hanno caratterizzato momenti topici della storia. Al libro

In questa sezione si elencano le fonti che trattano del dialogo (con se stessi, con gli altri e con l'ambiente) sia come tecnica ben distinta dal mero negoziare, colloquiare, o confrontarsi in discussioni e dibattiti, sia, soprattutto, come pratica di vita partecipativa consustanziale alla nonviolenza autentica, ovvero come della sua natura più intima e significativa.


  • AA.VV. (2008), Mapping Dialogue: Essential Tools for Social Change, Chagrin Falls (Ohio), Taos Institute.

Nato dall'esperienza del Nelson Mandela Foundation Centre of Memory and Dialogue, questo prezioso manuale di 145 pagine descrive un'ampia gamma di tecniche di dialogo, variamente orientate alle problematiche del cambiamento sociale e del mondo del lavoro, dalla gestione dei conflitti alla costruzione di relazioni, dal problem solving alle decisioni di gruppo, dalla circolazione di conoscenze e idee allo sviluppo della leadership personale o collettiva, dall'innovazione alla pianificazione strategica. Di ogni tecnica vengono indicati i principi generali, i protocolli operativi, i contesti applicativi e le principali risorse bibliografiche e online per gli approfondimenti.

  • Bohm, David (2014), Sul Dialogo, Pisa, Edizioni ETS (ed. orig. On Dialogue, London and New York, Routledge, 1996).

Uno dei maggiori fisici teorici del Novecento chiarisce i limiti del pensiero e la natura creativa della conoscenza alla luce dell'essenziale continuità intuita dalla scienza contemporanea, tra soggetto e oggetto. Con questa consapevolezza, Bohm propone un particolare metodo di dialogo intenzionale nel quale le incomprensioni e i conflitti tra i partecipanti sono non solo auspicabili, ma addirittura condizione necessaria per favorire la produzione di aperture cognitive, nuovi ordini di senso e significati condivisi, intorno ai quali la comunità possa rigenerare cultura, connettività, visione e coerenza sistemica.

  • Bohm, David (1994), Thought as a System, London and New York, Routledge.

Questo libro è la trascrizione dei dialoghi intrattenuti da Bohm nel corso di un seminario di tre giorni. Di facile lettura, il testo è essenziale per riuscire a comprendere fino in fondo la filosofia alla base del dialogo bohmiano. Alla luce delle rivelazioni della fisica, Bohm individua nella mancanza di propriocezione del pensiero l'origine di tutti i problemi cognitivi e pratici della vita umana, dalla nostra privata riflessione sull'identità personale alla conflittualità dei nostri sforzi collettivi di relazionarci e di organizzare la società. Su tali basi, il libro esplora la possibilità di una radicale trasformazione individuale e collettiva, nel segno della nonviolenza e della creatività partecipativa.

  • Gendlin, Eugene (2001), Focusing: Interrogare il corpo per cambiare la psiche, Roma, Astrolabio.

Versione divulgativa, accessibile a tutti, della tecnica di biofeedback ideata nella seconda metà degli anni '70 da E. Gendlin, filosofo e professore di Psicologia all'Università di Chicago, per capire le nostre emozioni, sbloccare i processi creativi e risolvere i nodi problematici della nostra vita interiore. Oltre che all'ambito terapeutico, il "focusing" è uno strumento che tutti possono applicare anche alla meditazione, alla Comunicazione Nonviolenta e al dialogo bohmiano, per favorire l'auto-connessione e l'emersione di nuove consapevolezze. Particolarmente indicato per i tipi psicologici sensoriali.

  • Gordon, Thomas (2014), Relazioni efficaci. Come costruirle. Come non pregiudicarle, Firenze, Giunti Editore.

Questo volume rappresenta un autorevole e maturo contributo della pedagogia democratica, affinché sulla costruzione di relazioni sane attraverso la modalità dialogica rogersiana a cui l'autore si ispira possa radicarsi la speranza della pace, della convivialità, del rispetto.

  • Isaacs, William (1999), Dialogue and the art of thinking together, New York, Currency.

L'autore, ideatore del MIT Dialogue Project e co-fondatore con Peter Senge del Center for Organizational Learning al MIT, in questo libro riprende le idee del suo mentore David Bohm sul dialogo, applicandole al mondo delle organizzazioni e delle imprese. Qui c'è la testimonianza di come le intuizioni di Bohm siano all'origine di buona parte dell'odierna letteratura sull'arte e la pratica dell'apprendimento organizzativo e del cambiamento sociale.

  • Larsson, Liv (2011), A Helping Hand, Mediation with Nonviolent Communication, Svensbyn, Friare Liv.

L'autrice è una trainer esperta che ha formato molti operatori di pace nei conflitti violenti in Thailandia, Sri Lanka e altri paesi. In questo libro insegna come diventare dei mediatori efficaci utilizzando le tecniche di Comunicazione Nonviolenta, che ci si voglia impegnare nella prevenzione e risoluzione di conflitti armati o si abbia semplicemente a cuore la pace in famiglia!

  • Mindell, Arnold (2003), The Deep Democracy of Open Forums: Practical Steps to Conflict Prevention and Resolution for the Family, Workplace, and World, Ampton Roads.

Mindell propone un nuovo modo di lavorare sui conflitti e nei gruppi di ogni dimensione e genere, attraverso un'originale sintesi di psicologia junghiana, psicodramma e sciamanesimo, per trasformare problemi apparentemente impossibili in edificanti esperienze sociali.

  • Mindell, Arnold (2011), Essere nel fuoco: gestire la diversità e il conflitto nel lavoro di gruppo come strumenti di trasformazione sociale, Otranto, Anima Mundi.

In questo libro Mindell ci parla del worldwork, ossia di come persone di differente nazionalità ed estrazione sociale possano incontrarsi per indagare assieme i problemi del mondo e allo stesso tempo la propria interiorità personale, dimostrandoci come il fuoco della diversità e del conflitto, anziché condurre alla discordia, all'intolleranza e alla reciproca ostilità, può trasformare il caos sociale in rapporti autentici, empatici, collaborativi, facendoci scorgere l'umanità che ci accomuna dietro tutte le divisioni e dietro ogni ferita.

  • Oboh Monica, Seils Gabriele (2012), Mediazione nei gruppi e nelle organizzazioni. Tecniche e metodi ispirati alla CNV, Reggio Emilia, Esserci.

In questo libro la Comunicazione Nonviolenta offre strumenti concreti per creare connessioni interpersonali e collettive basate sulla fiducia e sulla collaborazione reciproca, per risolvere i conflitti che ci si presentano quotidianamente nelle comunità e sul lavoro.

  • Patfoort, Pat (2012), Difendersi senza aggredire: La potenza della nonviolenza, Pisa, University Press.

Il "manuale" fondamentale per comprendere la comunicazione equivalente e il metodo MME (Maggiore-minore equivalenza), metodo nonviolento di risoluzione dei conflitti proposto dall'antropologa belga.

  • Patfoort, Pat (2013), Io voglio, tu non vuoi: Manuale di educazione alla nonviolenza, Pisa, Pisa University Press.

Il metodo MME applicato ai conflitti presenti in ambito educativo.

  • Querubin, C. (2011), “Dialogue: Creating Shared Meaning and Other Benefits for Business”, in Proceedings of the 55th Annual Meeting of the ISSS, 2011, Hull, UK.

Questo studio dimostra che non solo la pratica del dialogo bohmiano è genericamente funzionale anche al mondo del lavoro, ma che stimolando il pensiero sistemico può addirittura essere di aiuto nella ricerca consapevole delle linee di organizzazione e sviluppo più efficaci per l’impresa, perché quando il dialogo viene visto come un processo di trasformazione partecipativa, l’organizzazione può raggiungere un più alto livello di coesione, resilienza e prestazioni.

  • Rosenberg, B. Marshall, Le parole sono finestre (oppure muri). Introduzione alla Comunicazione Nonviolenta, Esserci 2003. (ed. orig. 1998: Nonviolent Communication: A Language of Life: Life-Changing Tools for Healthy Relationships, PuddleDancer Press).

L'ideatore della Comunicazione Nonviolenta (CNV), detta anche Comunicazione Empatica, o Linguaggio Giraffa, ne presenta in questo libro tutte le tecniche. E' il manuale base. L'apprendimento è favorito anche dalla presenza di numerosi esempi, esercizi e aneddoti personali, raccolti in quarant'anni di esperienza sul campo come psicologo clinico, educatore, consulente familiare, mediatore sociale e pacificatore in scenari di guerra. Nella prefazione, Arun Gandhi, fondatore e presidente del Gandhi Institute for Nonviolence, definisce il contributo di Rosenberg un primo importante passo per cambiare il nostro modo di comunicare e creare un mondo di empatia.

  • Schein, E.H. (1993), “On Dialogue, Culture, and Organizational Learning”, in ID., Organizational Dynamics, vol. 22, Summer 1993.

L'autore, docente alla MIT Sloan School of Management, dimostra qui come il dialogo sia l'elemento centrale di qualsiasi modello di cambiamento organizzativo. Nelle aziende, nelle organizzazioni e nelle comunità, il dialogo è la tecnologia con cui i problemi possono essere riformulati e risolti. E' inoltre l'unico strumento possibile per quella reciproca comprensione delle culture e delle subculture da cui dipende l'organizational learning.

  • Silo, Discorsi. In Opere complete, Firenze (Italia), Ediz. Multimage, 2000.

Discorso ‘Le condizioni del dialogo’ pronunciato da Silo all'Accademia delle Scienze della Russia il 6 ottobre del 1993, in occasione del conferimento della Laurea Honoris Causa. Un'illuminante analisi sul dialogo fra essere umani e sulle condizioni alle quali può realizzarsi una vera comunicazione.

  • Sleap, F., Sener, O. (2013), Dialogue Theories, London, Dialogue Society.

Questo bel volumetto presenta in modo chiaro e strutturato le linee di pensiero dei dieci autori storici che hanno fornito i contributi teorici più illuminanti e rilevanti in tema di dialogo: Karen Armstrong, David Bohm, Martin Buber, Donal Carbaugh, Fethullah Gulen, 14° Dalai Lama, Jurgen Habermas, Seyyed Hossein Nasr, Maura O'Neill, Daniel Yankelovich, ognuno con una selezione accurata di indicazioni bibliografiche.

Stile di vita

Numerosi autori, gruppi e movimenti che si richiamano alla nonviolenza hanno sottolineato il fatto che la nonviolenza è uno stile di vita, una pratica quotidiana di relazioni con l'altro, con la società, con la natura.

  • Charest, G. (2009), Vivere in sociocrazia! Un modo di governare che riconcilia potere & cooperazione, Reggio Emilia, Esserci.

Un libro che tratta un tema universale che condiziona il nostro saper vivere insieme: il potere. La Sociocrazia indica semplici e complesse regole che favoriscono l'espressione dell'intelligenza collettiva: il cerchio di dialogo come luogo per prendere decisioni condivise da tutti, il doppio collegamento come strumento di comunicazione e coordinamento tra livelli gerarchici, l'elezione per assenso per coinvolgere i membri nella loro funzione.

  • Daryl, M. (1994), "An organizational learning approach to product innovation", in Journal of Product Innovation Management, 9 (3).

La ricerca documenta come l'innovazione sia una conseguenza dell'organizational learning. Attraverso il repertorio delle pratiche co-creative basate sul dialogo, l’organizzazione che apprende è in grado di sviluppare una “intelligenza collettiva” sensibilmente più acuta e generativa rispetto alle possibilità dei singoli individui.

  • Laloux, F. (2014), Reinventing Organizations, Millis MA, Nelson Parker.

L'autore, ex Associate Principal McKinsey, illustra nel dettaglio i nuovi modelli di strutturazione orizzontale di organizzazioni e imprese, che stanno emergendo dalla straordinaria trasformazione delle coscienze e delle relazioni in atto in tutto il mondo. Il paradigma tradizionale della pianificazione e controllo, oggi desueto e inadatto a fronteggiare il nuovo ordine di complessità delle cose, lascia il posto a quello dell'organizational learning, della governance partecipativa e della leadership decentrata. Attraverso esempi e case-history reali, anche europei, Laloux chiarisce in termini pratici ed esaurienti come e perché le cosiddette Teal Organization rappresentano la soluzione più coerente con l'evoluzione dei tempi. Nel quadro di questo "Teal Paradigm", il dialogo co-creativo costituisce lo strumento di base con cui gli individui devono familiarizzare per riuscire a integrarsi nell'ordine di qualsiasi pratica collaborativa nonviolenta.

  • Lasater, Ike (2011), Parole che funzionano nel mondo del lavoro, Reggio Emilia, Esserci.

In questo libro Ike Lasater, un ex avvocato votatosi alla mediazione, offre strumenti pratici accompagnati da utili esempi tratti da contesti aziendali per aiutarci ad affrontare i più comuni problemi che affliggono le relazioni sul luogo di lavoro. Viene mostrato come applicare la Comunicazione Nonviolenta per vivere il lavoro in modo più soddisfacente, gestire in modo efficace conversazioni difficili, ridurre conflitti e stress in azienda, migliorare la produttività individuale e di gruppo, avere riunioni più efficaci, dare e ricevere riscontri personali.

  • Màdera, Romano, Tarca, L. Vero (2003), La filosofia come stile di vita, Milano, Bruno Mondadori.

Straordinario contributo dei due filosofi italiani alla riflessione sul senso di uno stile di vita biografico-solidale, in cui ogni "tentazione della violenza" nella contrapposizione confutativa all'altro viene sospesa e rielaborata in proprio. E' una concreta proposta di rinnovamento filosofico e spirituale nel modo di comunicare e di relazionarsi socialmente, sperimentato e realmente praticato in gruppi come la Compagnia di Ognuno e il Seminario aperto di pratiche filosofiche, operante a tutt'oggi a Venezia.

  • Rosenberg B. Marshall (2005), Preferisci avere ragione o essere felice?, Reggio Emilia, Esserci.

In una lunga intervista, Gabriele Sils intervista Rosenberg ponendogli esattamente le domande che sorgono spontanee dopo il primo incontro con la CNV. Un testo fondamentale, scritto con linguaggio chiaro e accessibile a tutti, per entrare in profondità nella logica dello stile di vita della CNV e nella filosofia del suo ideatore.

  • Rosenberg, Marshall (2010), Comunicazione & potere, Reggio Emilia, Esserci.

l libro è la trascrizione del seminario che Rosenberg ha tenuto in Italia nel 2004, alla presenza anche di giornalisti, sul tema del potere in politica, in famiglia, nelle aziende, e del potere dell'empatia sulla salute. I dialoghi e gli esempi riportati forniscono una prospettiva diversa sui principi e il processo della CNV, permettendo al lettore di comprenderne meglio il senso e la tecnica.

  • Senge, Peter, Scharmer, Otto, Jaworski, Joseph e Flowers, Betty Sue (2005), Presence. Esplorare il cambiamento profondo nelle persone, nelle organizzazioni e nella società, Milano, Franco Angeli.

Presence è uno sguardo intimo su una nuova teoria sul cambiamento, e sulle applicazioni di tale teoria per migliorare il mondo in cui viviamo. Gli autori, pionieri dell'apprendimento organizzativo, hanno esplorato in una serie di interviste approfondite, condotte nell'arco di un anno e mezzo, le dinamiche del cambiamento trasformativo e le possibilità innovative che esso offre a un mondo che ha pericolosamente perso l'equilibrio. Attraverso storie personali sulle modalità con cui gli autori sono riusciti a divenire presenti in ambito economico, educativo e politico, mostra come ogni nostra azione permetta di plasmare il mondo e il futuro dell'umanità.

Metodologia

La nonviolenza è una metodologia di azione e di lotta per un cambiamento radicale della società.

  • Capitini, Aldo, Le tecniche della nonviolenza, Edizioni dell'Asino 2009.

Il più importante filosofo e attivista italiano della nonviolenza si sofferma in apertura sul problema del metodo nonviolento, inteso come "rivoluzione permanente" dell'apertura e del dialogo. Passa quindi in rassegna le più note tecniche individuali e collettive della nonviolenza, dal vegetarianesimo al superamento della vendetta e del risentimento, dal digiuno alla noncollaborazione, dall'obiezione di coscienza alla marcia, allo sciopero, al boicottaggio, al dialogo e altre ancora. Nella terza parte di questa breve guida, Capitini affronta il tema dei piani di addestramento alla nonviolenza.

  • Rosenberg, Marshall, Educazione reciproca, Reggio Emilia, Edizioni Esserci 2009.

Il libro presenta il metodo pedagogico Rosenberg come metodo nonviolento di cambiamento delle tradizionali forme improduttive di educazione e insegnamento, attraverso una comunicazione studente-insegnante capace di integrare programmi di apprendimento e bisogni individuali. L'autore fornisce ai docenti tecniche di comunicazione e di insegnamento per aiutarli a confezionare un apprendimento su misura di ogni studente, anche nelle più grandi scuole pubbliche, anche a costo di comportamenti candidamente "clandestini". Con grande ricchezza di esempi, egli mostra come sia possibile elaborare con ogni studente, all'inizio di qualsiasi corso, direzioni, metodi e obiettivi reciprocamente soddisfacenti.

  • Rosenberg, Marshall (2016), Le tue parole possono cambiare il mondo. Come l’empatia ci aiuta a costruire la pace, Reggio Emilia, Esserci.

In questo libro (riedizione di Parlare Pace) Marshall B. Rosenberg ci fornisce gli strumenti per creare la pace attraverso un modo nonviolento di pensare, parlare e comunicare. Diversamente da gran parte della letteratura sulla nonviolenza, questo volume si distingue per il livello di consapevolezza che l'autore dimostra, da psicologo clinico, educatore e mediatore di fama internazionale, circa la complessità della natura umana. La sua logica è chiara e diretta e la sua presentazione di tecniche e strategie è una fonte di ispirazione.

Educazione

Riferimenti all'applicazione della nonviolenza in ambito educativo. Si citano solo gli autori che fanno esplicito riferimento alla nonviolenza, pur riconoscendo che molti autori e iniziative, pur non ubicandosi in un contesto esplicitamente nonviolento, hanno dato e danno un contributo ideale e didattico allo sviluppo di un'educazione nonviolenta. Stiamo pensando, ad esempio, agli apporti di Freinet, Freire, Gattegno, Kodaly, Montessori, Neil, Steiner.

  • Capitini Aldo (2016), Educazione, religione, nonviolenza, Brescia, Editrice La Scuola.

Livia Romano, ricercatrice di Pedagogia Generale e Sociale presso l'Università di Palermo, raccoglie e commenta in questa breve antologia di 140 pagine i passaggi più significativi estratti dalle opere del grande filosofo e attivista italiano della nonviolenza sui temi della Pedagogia, dell'Educazione e dell'Istruzione. Ne risulta un tratteggio agile ma accurato del pensiero dell'autore.

  • Catarci Marco (2013), Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini, Roma, Armando Editore.

Il libro esplora in profondità il modello pedagogico del massimo teorico italiano della nonviolenza, ai fini di un progetto di liberazione dalle dinamiche di oppressione, e di costruzione di spazi di partecipazione politica coerenti con una feconda cultura di pace.

  • Costetti Vilma (2012), La sperimantazione CNV nella scuola primaria. Con DVD, Reggio Emilia, Esserci.

Documentazione ricca di dettagli tecnici e analisi statistiche, circa la metodologia, gli strumenti e i risultati di una sperimentazione finanziata dalla Comunità Europea e condotta tra il 1998 e il 1999 in alcune scuole di Italia, Israele e Serbia, in cui sono stati applicati i modelli della Comunicazione Nonviolenta di Marshall Rosenberg. Il DVD narra il senso generale della sperimentazione e riporta le testimonianze di alcuni dei protagonisti. Data la sinteticità della parte teorica si consiglia di fare riferimento, per la teoria, a Rosenberg (2003).

  • Dolci Danilo (1988), Dal trasmettere al comunicare, Torino, Sonda.

Un libro fondamentale per comprendere la pedagogia di Dolci e il senso profondo del concetto di "comunicazione". L'autore contrappone alla sterile violenza dei rapporti trasmissivi unidirezionali l'alternativa di una comunicazione intesa come maieutica reciproca e nonviolenta, nella consapevolezza che «per comunicare non basta l'iniziativa del singolo: occorre l'attivo corrispondere di un altro, di altri». La comunicazione si rivela così frutto di un reciproco adattamento creativo. E l'educazione, lungi dal ridursi alla mera trasmissione di un sapere da una generazione all'altra, svela al lettore la sua più intima natura: quella di una conversazione d'amore reciproco nella quale si realizza il potere creativo della parola.

  • Dolci Danilo (1996), La struttura maieutica e l'evolverci, Scandicci, La Nuova Italia.

Maieuta di richiami inascoltati, o quasi, dal mondo a cui sono necessari, Dolci appunta in una sorta di "diario di bordo" pensieri raccolti navigando avanti e indietro nei secoli, in ascolto delle voci di santi, filosofi, poeti, politici e altri grandi personaggi della storia, che si sono espressi sul nomos della fraternità e oggi rischiano di spegnersi alla nostra coscienza.

  • Patfoort, Pat (2013), Io voglio, tu non vuoi: Manuale di educazione alla nonviolenza, Pisa, Pisa University Press.

Il metodo MME applicato ai conflitti presenti in ambito educativo.

  • Rosenberg, Marshall (2009), Educazione reciproca, Reggio Emilia, Esserci.

Pubblicato la prima volta nel 1972, rappresenta la prima chiara documentazione sistematica del modello pedagogico di Rosenberg, in cui è tra l'altro possibile rintracciare molto chiaramente l'origine e il senso dell'idea di Comunicazione Nonviolenta. Si tratta di un manuale teorico-pratico pensato per i docenti di ogni ordine e materia, dalla prescuola all'università, in cui l'autore propone di liberare gli studenti dalle rigide forme tradizionali di apprendimento improduttivo attraverso l'esaltazione del dialogo empatico studente-insegnante, preparandoli in questo modo a realizzare e vivere l'idea di una democrazia partecipativa, grazie allo sviluppo di due abilità fondamentali: autonomia e interdipendenza. A ciascuna delle abilità di base che il metodo richiede a sua volta agli insegnanti (sostenere senza imporre, ricevere empaticamente sentimenti e bisogni senza distorcerli, trattare con bisogni apparentemente in conflitto, concordare gli obiettivi e determinare le procedure di valutazione reciproca, preparare le persone al cambiamento, ecc.) è dedicato un intero capitolo.

  • Turquet, Olivier, I grandi non capiscono mai niente da soli, per una pedagogia umanista e nonviolenta, Multimage 2015.

Un manuale dei perché e di come fare una scuola basata sull'Essere Umano e la metodologia della nonviolenza.

  • Van Houten Coenraad (2010), Lavorare con le forze del karma; La seconda via dell'apprendimento dell'adulto, Milano, Guerini e Associati.

Coenraad van Houten propone un percorso di sviluppo personale per apprendere in modo cosciente dagli eventi della biografia, leggerli come elementi del destino unico di ogni essere umano, agire per compiere il proprio compito evolutivo.

Le proposte di un maestro elementare e Dirigente Scolastico nell'ambito della pedagogia della nonviolenza. Al link citato è possibile leggere il libro intero on-line.


Tecniche ed esercizi per applicare la Comunicazione Nonviolenta di Rosenberg alla didattica scolastica

  • Costetti Vilma (2004), A scuola come esseri umani (non come sedie), Reggio Emilia, Esserci.

Libricino divulgativo di 75 pagine, un terzo delle quali a fumetti, per avvicinare alla Comunicazione Nonviolenta insegnanti, studenti, educatori e tutti coloro che sono interessati a creare organizzazioni scolastiche ed educative che arricchiscono la vita. Risposte sintetiche ma molto chiare alle domande più comuni circa la CNV e il modo in cui insegnanti e studenti possono utilizzarla per rendere più proficua, piacevole e gioiosa la loro attività.

  • Costetti Vilma (2012), Al nido con la comunicazione nonviolenta, Reggio Emilia, Esserci.

Il volumetto propone riflessioni e strumenti operativi di Comunicazione Nonviolenta per educatori e genitori che operano con bambini piccoli. Particolarmente interessante la parte pratica, ricca di esempi e casi concreti. Data la sinteticità della parte teorica si consiglia, a chi volesse approfondirla, di fare riferimento a Rosenberg (2003).

  • Green Nancy Sokol (2009), La classe giraffa. Dove l'insegnamento è un piacere e l'imparare una gioia, Reggio Emilia, Esserci.

Tecniche ed esercizi per applicare la Comunicazione Nonviolenta di Rosenberg alla didattica scolastica. Il libro riporta l'esperienza diretta dell'autrice, allieva e collaboratrice di Marshall B. Rosenberg, in qualità di insegnante di scuola primaria che ha voluto applicare la Comunicazione Nonviolenta alla didattica e all'educazione nelle sue classi. Si tratta di una ricca raccolta di metodi, tecniche e strumenti, che l'autrice ha personalmente sperimentato e di cui nel libro descrive il senso e i risultati.

  • Hart Sura e Hodson Victoria Kindle (2004), A scuola con empatia. Didattica e apprendimento basati sulle relazioni, Reggio Emilia, Esserci.

Guida per insegnanti, amministratori scolastici, genitori ed educatori che lavorano con i bambini, per aiutarli a creare ambienti di apprendimento ispirati ai principi della Comunicazione Nonviolenta. Il libro ha un'impostazione molto pratica e descrive con chiarezza metodi e strumenti, tra cui anche attività e giochi per costruire le competenze. Per l'approfondimento dei principi generali della CNV si consiglia di fare riferimento a Rosenberg (2003).

  • Rosenberg, Marshall (2005), Educazione che arricchisce la vita, Reggio Emilia, Esserci.

Questo libro ci parla di com'è concretamente possibile, attraverso la Comunicazione Nonviolenta, creare un ambiente scolastico in cui insegnanti, studenti, amministratori e genitori instaurano relazioni basate sul rispetto reciproco. Alla base di questo approccio c'è la capacità di connettersi empaticamente gli uni agli altri, sviluppando relazioni e percorsi in cui le esigenze di tutti sono soddisfatte.

Risorse online

Centri Studi sulla Nonviolenza

Capitini

Dialogo Bohmiano

Dolci

Galtung

Gandhi

Lanza Del Vasto

Luther King

Movimento Nonviolento

Patfoort

Pat Patfoort, sito ufficiale http://www.patpatfoort.be

Movimento Umanista

Rosenberg

Tolstoj