Problema dell'alimentazione
O problema della fame. È uno dei problemi globali contemporanei più acuti, che riguarda oltre un miliardo e mezzo di esseri umani in tutto il mondo, ma particolarmente nei paesi in via di sviluppo e soprattutto nei ventisei paesi africani meno sviluppati, così come pure ad Haiti, in Nicaragua, Albania, India, Cina e Corea del Nord. Ogni anno, oltre cinquanta milioni di persone muoiono di fame.
A volte il fattore principale del problema della fame si osserva nella sproporzione tra le risorse alimentari limitate e la crescita demografica non regolata, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Per esempio, durante gli anni Settanta e Ottanta, il ritmo di incremento annuale della produzione alimentare era del 2,8%, mentre la crescita demografica annuale era dell'1,8%. Quindi, i fattori principali della fame hanno le loro radici nei vizi della nostra civiltà, sono determinati dalle carenze di organizzazione sociale a livello nazionale e internazionale, sono frutto della ingiusta distribuzione della ricchezza sociale e dell'indigenza di centinaia di milioni di esseri umani: del pauperismo, della disoccupazione di massa, dell'analfabetismo e della bassa produttività del lavoro nei paesi sottosviluppati, prodotto dell'eredità colonialista e di esperimenti sociali senza scrupoli.
Il problema dell'alimentazione è parte integrante del sottosviluppo e non può essere risolto senza la ristrutturazione del sistema produttivo, la modernizzazione della vita sociale, l'eliminazione delle zone di povertà e la riorganizzazione del sistema di relazioni economiche internazionali. Può essere superato soltanto mediante la distribuzione mondiale del progresso sociale, scientifico, ecologico e spirituale. Insomma, mediante l'umanizzazione della Terra.