Nord-sud
Questo termine viene usato per indicare i rapporti tra i paesi industrialmente e tecnicamente sviluppati (Nord) e i paesi in via di sviluppo (Sud), concentrati nella maggioranza nell'emisfero meridionale. In una qualche misura il concetto “Sud” comprende anche i paesi dell'Oriente, a eccezione del Giappone, della Corea del Sud e di alcuni altri paesi asiatici come Singapore ecc. Quindi, questo problema può essere interpretato come il problema di rapporti iniqui, di dipendenza e di sfruttamento tra il centro e la periferia.
L'iniquità di questi rapporti è stata riconosciuta dall'assemblea generale dell'ONU in una apposita risoluzione del 1974. A partire dalla conferenza di Parigi (1975-77) e dalla riunione di Cancún (1981), si realizza il dialogo permanente tra i rappresentanti ufficiali di entrambi i gruppi di paesi. All'interno dei limiti dell'ONU e delle sue istituzioni specializzate, sono stati creati meccanismi per compensare, sia pure in misura minima, questa iniquità e contribuire allo sviluppo economico-sociale e culturale dei paesi in via di sviluppo, destinando a ciò non meno dell'1% del prodotto interno dei paesi sviluppati. Ma la corsa agli armamenti, i conflitti locali, la crescita della disoccupazione, non hanno consentito neppure di conseguire questo modesto obiettivo, senza parlare della necessità di ristrutturare i rapporti economici internazionali e di eliminare alcuni degli elementi di iniquità che frenano lo sviluppo del Sud.