Dittatura
(dal lat. dictatura, cfr.: dictator, -oris, da dictare, nel senso di prescrivere, comandare, intens. di dicere) potere assoluto, regime politico che è il risultato della violenza armata e che pratica il terrore, l'arbitrarietà, la violenza diretta come metodo principale della gestione amministrativa statale; è il potere che si basa sulla violenza diretta e non è limitato dalla legge.
Questo modello politico sorto nella Grecia e a Roma antiche, si riproduce nel medioevo e ancora nei tempi moderni. L'URSS e altri Stati detti socialisti si proclamarono ufficialmente “dittature del proletariato”, anche se si trattava di regimi oligarchici dittatoriali della “nomenclatura” del partito comunista, che deteneva nelle sue mani un potere totale. In diversi paesi dell'Asia, dell'Africa e dell'America latina si instaurarono dittature militari che utilizzarono l'anticomunismo come pretesto per insediare regimi oligarchici, reprimere il movimento sociale e distruggere per mezzo del terrore le organizzazioni democratiche. La maggior parte di quelle dittature fu cancellata dal successivo avvento di governi democratici. Il Nuovo Umanesimo condanna, dal punto di vista etico, giuridico e politico, qualsiasi forma di dittatura poiché attenta alla dignità e alla sicurezza umane; perché viola i diritti umani; per il suo culto della violenza e per la sua pratica terroristica; perché pone interessi di gruppo, molte volte corporativi, al di sopra dell'essere umano in quanto tale.