Umanesimo prerinascimentale
Alcuni autori hanno definito con questa espressione l'umanesimo storico occidentale che comincia a svilupparsi alla metà dell'XI secolo. Tra gli esponenti di questa corrente possono essere compresi i poeti goliardi e le scuole delle cattedrali francesi del XII secolo. Numerosi specialisti hanno sottolineato come già nell'umanesimo prerinascimentale appaia una nuova immagine dell'essere umano e della personalità umana. Questa viene costruita ed espressa attraverso l'azione e in tal senso si attribuisce particolare importanza alla volontà rispetto all'intelligenza speculativa. D'altra parte, emerge un nuovo atteggiamento nei confronti della natura. Questa non è più una semplice creazione di Dio e una valle di lacrime per i mortali, ma l'ambiente dell'essere umano e, in alcuni casi, la sede e il corpo di Dio. Infine, questa nuova collocazione di fronte all'universo fisico rafforza lo studio dei diversi aspetti del mondo materiale, tendente a spiegarlo come un insieme di forze immanenti che non richiedono per la loro comprensione concetti teologici. Ciò rivela già un chiaro orientamento verso la sperimentazione e una tendenza al dominio delle leggi naturali. Il mondo è ormai il regno dell'uomo e questi deve dominarlo attraverso la conoscenza delle scienze.