Io: differenze tra le versioni
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Chiamiamo io l'entità che osserva i meccanismi e le operazioni della [[coscienza]] nel loro continuo sviluppo. Nel livello di veglia questa osservazione viene effettuata "da dentro"; nel sogno, invece, viene effettuata "da fuori". In entrambi i casi, l'io appare separato, non incluso nelle operazioni che osserva. Quindi, proprio per questi vissuti interni non è legittimo identificare l'io con la [[coscienza]] né con le sue funzioni. (V. [[coscienza]]). I limiti dell'io corrispondono ai limiti delle sensazioni del corpo, specialmente del tatto esterno. | Chiamiamo io l'entità che osserva i meccanismi e le operazioni della [[coscienza]] nel loro continuo sviluppo. Nel livello di veglia questa osservazione viene effettuata "da dentro"; nel sogno, invece, viene effettuata "da fuori". In entrambi i casi, l'io appare separato, non incluso nelle operazioni che osserva. Quindi, proprio per questi vissuti interni non è legittimo identificare l'io con la [[coscienza]] né con le sue funzioni. (V. [[coscienza]]). I limiti dell'io corrispondono ai limiti delle [[sensazione|sensazioni]] del corpo, specialmente del tatto esterno. | ||
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Versione attuale delle 13:53, 11 set 2015
Chiamiamo io l'entità che osserva i meccanismi e le operazioni della coscienza nel loro continuo sviluppo. Nel livello di veglia questa osservazione viene effettuata "da dentro"; nel sogno, invece, viene effettuata "da fuori". In entrambi i casi, l'io appare separato, non incluso nelle operazioni che osserva. Quindi, proprio per questi vissuti interni non è legittimo identificare l'io con la coscienza né con le sue funzioni. (V. coscienza). I limiti dell'io corrispondono ai limiti delle sensazioni del corpo, specialmente del tatto esterno.