Regola aurea

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Principio morale, assai diffuso tra diversi popoli, che rivela un atteggiamento umanista. Eccone alcuni esempi. Rabbino Hillel: “Quello che non vorresti per te non farlo al tuo prossimo”. Platone: “Mi sia concesso fare agli altri ciò che vorrei facessero a me”. Confucio: “Non fare all'altro ciò che non ti piacerebbe fosse fatto a te”. Massima giainista: “L'uomo deve sforzarsi di trattare tutte le creature come a lui piacerebbe essere trattato”. Nel cristianesimo: “Tutte le cose che vorreste gli uomini facessero con voi, voi fatele con loro”. Tra i sikh: “Tratta gli altri come vorresti che ti trattassero”. L'esistenza della regola aurea fu riscontrata da Erodoto in diversi popoli dell'antichità. Studi recenti hanno identificato nel concetto africano di ubuntu un'altra versione dello stesso principio.

Per il Nuovo Umanesimo, la regola aurea costituisce la base etica di ogni azione personale e sociale.

Sulla regola d'oro è disponibile l'interessante lavoro di Emanuela Widmar La Regola d'Oro, principio di solidarietà e di liberazione presentato ad Attigliano durante il IV simposio del Centro Mondiale di Studi Umanisti nel novembre del 2014.