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Questo termine può essere definito in modo molto ampio e anche in modo ristretto. Una serie di numeri scelti a caso è, comunque, una “serie”, cioè una struttura intesa in senso lato. Non sarebbe struttura soltanto ciò che è definitivamente amorfo, vale a dire: “quel che non ha una struttura”. Ma questa è una formulazione vuota. Nel senso spiegato da Husserl, gli elementi di un tutto non vengono compresi come parti dello stesso ma come membri e quindi l'insieme o gruppo è un tutto e non una “somma”. I membri di un dato complesso sono correlati in modo da essere non-indipendenti gli uni rispetto agli altri e si compenetrano reciprocamente. Ciò segna una differenza importante rispetto alla concezione atomista e al suo [[metodo]] d'analisi per quanto attiene allo studio di una struttura. Quando Husserl afferma che, nella struttura della [[percezione]] o della rappresentazione, il “colore” è non-indipendente dall'“estensione” indica che una separazione atomista tra i due termini rompe esattamente la reale essenza della [[percezione]] o della rappresentazione. Quindi, la coscienza in generale deve essere vista come una struttura che si modifica nella sua posizione-nel-mondo e in cui ognuno dei suoi membri è in rapporto con altri in modo inseparabile in quel mutamento di posizione. Questa descrizione è valida per la comprensione di diverse strutture come la storicità o la [[società]] umana.
Questo termine può essere definito in modo molto ampio e anche in modo ristretto. Una serie di numeri scelti a caso è, comunque, una “serie”, cioè una struttura intesa in senso lato. Non sarebbe struttura soltanto ciò che è definitivamente amorfo, vale a dire: “quel che non ha una struttura”. Ma questa è una formulazione vuota. Nel senso spiegato da Husserl, gli elementi di un tutto non vengono compresi come parti dello stesso ma come membri e quindi l'insieme o gruppo è un tutto e non una “somma”. I membri di un dato complesso sono correlati in modo da essere non-indipendenti gli uni rispetto agli altri e si compenetrano reciprocamente. Ciò segna una differenza importante rispetto alla concezione atomista e al suo [[metodo]] d'analisi per quanto attiene allo studio di una struttura. Quando Husserl afferma che, nella struttura della [[percezione]] o della [[rappresentazione]], il “colore” è non-indipendente dall'“estensione” indica che una separazione atomista tra i due termini rompe esattamente la reale essenza della [[percezione]] o della [[rappresentazione]]. Quindi, la [[coscienza]] in generale deve essere vista come una struttura che si modifica nella sua posizione-nel-mondo e in cui ognuno dei suoi membri è in rapporto con altri in modo inseparabile in quel mutamento di posizione. Questa [[descrizione]] è valida per la comprensione di diverse strutture come la storicità o la [[società]] umana.


Quanto al rapporto tra una struttura e il suo [[ambiente]] (che, a sua volta, deve essere considerato come struttura, per esempio l'[[ambiente]] biologico), esso viene di solito indicato come “sistema” (per esempio, sistema ecologico). Generalmente, in un sistema le strutture entrano in relazione come membri del sistema stesso. Quando si parla dell'essere-umano-nel-mondo, ci si riferisce a una sistema di strutture non indipendenti e, in questo caso, non si può considerare l'[[essere umano]] in sé, ma piuttosto in “apertura” verso il mondo e, a sua volta, il “mondo” può essere colto con un significato solo in rapporto all'[[essere umano]].
Quanto al rapporto tra una struttura e il suo [[ambiente]] (che, a sua volta, deve essere considerato come struttura, per esempio l'[[ambiente]] biologico), esso viene di solito indicato come “[[sistema]]” (per esempio, sistema ecologico). Generalmente, in un sistema le strutture entrano in relazione come membri del sistema stesso. Quando si parla dell'essere-umano-nel-mondo, ci si riferisce a una sistema di strutture non indipendenti e, in questo caso, non si può considerare l'[[essere umano]] in sé, ma piuttosto in “apertura” verso il mondo e, a sua volta, il “mondo” può essere colto con un significato solo in rapporto all'[[essere umano]].
[[categoria: Dizionario del Nuovo Umanesimo]]
[[categoria: Dizionario del Nuovo Umanesimo]]

Versione attuale delle 13:46, 1 ago 2015

Questo termine può essere definito in modo molto ampio e anche in modo ristretto. Una serie di numeri scelti a caso è, comunque, una “serie”, cioè una struttura intesa in senso lato. Non sarebbe struttura soltanto ciò che è definitivamente amorfo, vale a dire: “quel che non ha una struttura”. Ma questa è una formulazione vuota. Nel senso spiegato da Husserl, gli elementi di un tutto non vengono compresi come parti dello stesso ma come membri e quindi l'insieme o gruppo è un tutto e non una “somma”. I membri di un dato complesso sono correlati in modo da essere non-indipendenti gli uni rispetto agli altri e si compenetrano reciprocamente. Ciò segna una differenza importante rispetto alla concezione atomista e al suo metodo d'analisi per quanto attiene allo studio di una struttura. Quando Husserl afferma che, nella struttura della percezione o della rappresentazione, il “colore” è non-indipendente dall'“estensione” indica che una separazione atomista tra i due termini rompe esattamente la reale essenza della percezione o della rappresentazione. Quindi, la coscienza in generale deve essere vista come una struttura che si modifica nella sua posizione-nel-mondo e in cui ognuno dei suoi membri è in rapporto con altri in modo inseparabile in quel mutamento di posizione. Questa descrizione è valida per la comprensione di diverse strutture come la storicità o la società umana.

Quanto al rapporto tra una struttura e il suo ambiente (che, a sua volta, deve essere considerato come struttura, per esempio l'ambiente biologico), esso viene di solito indicato come “sistema” (per esempio, sistema ecologico). Generalmente, in un sistema le strutture entrano in relazione come membri del sistema stesso. Quando si parla dell'essere-umano-nel-mondo, ci si riferisce a una sistema di strutture non indipendenti e, in questo caso, non si può considerare l'essere umano in sé, ma piuttosto in “apertura” verso il mondo e, a sua volta, il “mondo” può essere colto con un significato solo in rapporto all'essere umano.