Sindacalismo

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(der. di sindacale, sul modello del fr. syndacalisme) Movimento di associazioni formate per la difesa degli interessi professionali ed economici comuni a tutti gli associati. Sistema di organizzazione dei salariati che ha per base il sindacato.

Nacque in Inghilterra nel 1824. Il diritto degli operai a formare associazioni proprie fu riconosciuto nel 1868. Si estese poi a vari paesi d'Europa e d'America e nel XX secolo ha raggiunto tutto il mondo.

A volte il movimento sindacale svolge un ruolo politico importante, partecipando alla lotta per il potere (ad esempio, il movimento “Solidarnosc” in Polonia negli anni Ottanta). I sindacati e l'ideologia sindacalista riflettono l'acutezza del confronto sociale, ma nelle condizioni economiche favorevoli servono da base per la collaborazione tra il lavoro e il capitale. Lo dimostra l'esempio della AFL-CIO negli Stati Uniti.

Nei regimi autoritari l'ideologia sindacalista viene usata per la manipolazione delle masse da parte dei burocrati sindacali e dei partiti unici, a vantaggio dell'élite governante. Ciò si vede nell'esempio dei sindacati ufficiali in URSS e nei loro eredi nella Russia di oggi, nei rapporti tra i sindacati ufficiali e i presidenti del Messico e dell'Argentina, nei sindacati verticisti sotto il regime di Franco in Spagna.

Alla fine del XIX e agli inizi del XX secolo erano presenti con forza l'anarcosindacalismo e il sindacalismo rivoluzionario, ma attualmente la destrutturazione sindacale cede il passo ai raggruppamenti autonomi frammentati che si coordinano occasionalmente su proteste marginali.